Davide Ferrario (Casalmaggiore, 1956) inizia a lavorare nel campo del cinema negli anni '70 come critico cinematografico e saggista, avviando al contempo una piccola società di distribuzione a cui si deve la circuitazione in Italia di Fassbinder, Wenders, Wajda e di altri registi. Ha pubblicato anche due romanzi: “Dissolvenza al nero” (1995) e “Sangue mio” (2010). Il suo debutto alla regia è del 1989 con La fine della notte, giudicato “Miglior film indipendente” della stagione. Dirige poi sia opere di finzione che documentari, che gli procurano una grande considerazione in Italia e che sono stati presentati in numerosi festival internazionali. Tra gli altri: i lungometraggi di finzione Tutti giù per terra (1997), Figli di Annibale (1998), Guardami (1999), Dopo Mezzanotte (2004), Tutta colpa di Giuda (2009) e il documentario Piazza Garibaldi (2011). Rigorosamente indipendente, non è solo regista ma guida, al contempo, la propria casa di produzione, Rossofuoco.
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