In duemila per la seconda tappa di Mar de Molada Paolini rinnova l’invito a coltivare acqua insieme
A Sospirolo grande partecipazione allo spettacolo itinerante dell’attore. Tutti seduti intorno al racconto seguendo il corso del Piave
A Sospirolo grande partecipazione allo spettacolo itinerante dell’attore. Tutti seduti intorno al racconto seguendo il corso del Piave
A Sospirolo grande partecipazione allo spettacolo itinerante dell’attore. Tutti seduti intorno al racconto seguendo il corso del Piave
Sabato 21 settembre alle 15 alla Certosa di Vedana (BL)nuova tappa del teatro campestre lungo il Piave di Marco Paolini Dopo l’esordio incantato dalla neve, prosegue sabato 21 settembre il viaggio del teatro campestre a tappe di Marco Paolini. Il pro …
Mar de Molada. Primo appuntamento del teatro campestre a Malga Ciapela posticipato al 15 settembre alle ore 11. Presidente Zaia, “Acqua e ambiente. Il viaggio lungo il Piave prende il via da un territorio unico e fragile”
Quattro incontri, fino a duemila persone sedute sui prati del bacino del Piave. Un racconto itinerante del Veneto, dalla Marmolada al Mar Adriatico, che procede dai nomi dei corsi d’acqua. Caorame, Pettorina, Ardo, Marteniga, Rasego, Soligo, Nerbo …
L’attore parte sabato da Malga Ciapela con ‘Mar de Molada’: “Arriveremo fino al mare, la storia con nomi e geografie passando per l’acqua”
Il nuovo progetto si chiama ‘Mar de Molada’, è sostenuto da Regione Veneto e Veneto Agricoltura: sarà un racconto corale a tappe sui prati del bacino del Piave, dalla Marmolada fino a Venezia. Per quattro fine settimana da metà settembre all’inizio di ottobre, dall’alba al tramonto, chiamerà a raccolta per un racconto del territorio partendo non dalla terra ma dalle acque: le fonti, i torrenti, i fiumi le valle, la laguna, elementi fondamentali della vita, del modello di sviluppo, dell’agricoltura, delle città.
Dopo VajontS 23, Marco Paolini torna a fare teatro di «prevenzione civile». Il nuovo progetto Mar de Molada, sostenuto da Regione del Veneto e Veneto Agricoltura, sarà un racconto corale a tappe sui prati del bacino del Piave, dalla Marmolada fino a Venezia. Per quattro fine settimana da metà settembre all’inizio di ottobre, dall’alba al tramonto, chiamerà a raccolta migliaia di persone per creare un racconto del territorio partendo non dalla terra ma dalle acque: le fonti, i torrenti, i fiumi le valle, la laguna, elementi fondamentali della vita, del nostro modello di sviluppo, dell’agricoltura, delle città.
Dopo VajontS 23, Marco Paolini torna a fare teatro di “prevenzione civile” con il nuovo progetto “Mar de Molada”, un racconto corale a tappe sui prati del bacino del Piave, dalla Marmolada fino a Venezia. Per quattro fine settimana, da metà settembre all’inizio di ottobre, dall’alba al tramonto, Paolini chiamerà a raccolta migliaia di persone per creare un racconto del territorio partendo dalle acque: le fonti, i torrenti, i fiumi le valle, la laguna, elementi fondamentali della vita, del nostro modello di sviluppo, dell’agricoltura, delle città.
L’attore e lo spettacolo «Mar de Molada»: «Guarderemo la terra con gli occhi di fiumi e canali. Sappiamo dove viviamo, ma nulla dei nostri corsi d’acqua».
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