Anche il futuro più vicino è inimmaginabile
Nella mente dell’Italia settentrionale, il Vajont è la scena della peggiore catastrofe. Nell’ottobre 1963, una frana crollò nel lago dietro la diga idroelettrica, provocando uno tsunami che uccise circa 2 000 persone nella valle. Marco Paolini, impegnato nel teatro e attivista, ha tematizzato questo evento in uno spettacolo. Egli ritiene che il Vajont sia una metafora del mondo moderno, una metafora del capitalismo.