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DARWIN, NEVADA: «Tra Charles e il presente chi non cambia è perduto»

di Elena Fausta Gadeschi

Allo Strehler Marco Paolini parte dal misterioso furto dei taccuini del naturalista

Ogni anno le farfalle monarca compiono una lunga migrazione dal Nord America al Messico in cerca di un posto dove svernare. Sulla rotta di alcune di loro c'è la cittadina di Darwin, a confine tra California e Nevada. Ed è questo il fil rouge che collega i due spunti narrativi che compongono "Darwin, Nevada", il nuovo progetto di Marco Paolini per la regia di Matthew Lenton (nella foto da sinistra), in scena al Teatro Strehler da stasera fino a metà febbraio. Partendo dal furto dei taccuini del naturalista nella biblioteca di Cambridge, sottratti nel 2001 e misteriosamente restituiti nel 2022, e incrociando questo fatto di cronaca con un evento climatico eccezionale che l'anno dopo colpì i partecipanti del "Burning Man Festival", una manifestazione nel deserto del Nevada, cinque personaggi intrecciano le loro esistenze in un racconto di frontiere, spostamenti e migrazioni, sullo sfondo di una sperduta ghost town americana che porta lo stesso nome dello scienziato. «Dopo avere portato in scena Galileo, desideravo raccontare un altro capitolo della scienza» racconta Paolini. «Portare in scena la storia intima di come nasce una rivoluzione scientifica significa scegliere di raccontare la genesi di un'idea complessa, cioè come la nostra mente, con tutti i suoi limiti, possa concepire un pensiero in grado di mettere in discussione tutto quello che abbiamo studiato. Le cose stanno cambiando velocemente e noi siamo i motori di questo cambiamento anche se non possiamo governarlo. Se non c'è mitigazione possibile, l'unica strada è l'adattamento. Un processo veloce e crudele, ci dice Darwin, di cui faranno le spese molte delle cose a cui siamo affezionati. E questa è una delle ragioni per cui ho scelto di per fare uno spettacolo del genere in questo tempo». Il tema dell'evoluzione sarà al centro di una serie di incontri dedicati, che si tengono dal chiostro Nina Vinchi al Museo di Storia Naturale.

Dal 22 gennaio al 16 febbraio.
Orari diversi.
Biglietti 40-15 euro.
www.piccoloteatro.org

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