Brunello e Paolini rileggono la «Notte trasfigurata» [...]
VALLE DI SELLA
Un sestetto d'archi suona sul palco al bordo d'un grande prato. Sulla musica si staglia la voce di Marco Paolini che racconta una storia: in una notte molto a sud della penisola un poliziotto raccoglie con i colleghi un gruppo di profughi appena sbarcati da un gommone. Si stacca, segue una donna,un'albanese che lo affascina, che aiuta a fuggire perché raggiunga il soldato italiano che l'ha messa incinta e le ha dato un numero di telefono a cui non risponde. Lei andrà via, lui tornerà indietrosognando di ritrovarla. Così Paolini ha riscritto Verklärte Nacht, Notte trasfigurata, la breve poesia delicata e coraggiosa di Richard Dehmel del 1896 da cui tre anni dopo Arnold Schönberg trasse un lavoro per sestetto d'archi incantato e coinvolgente. Nel testo di fine Ottocento due persone vanno in una notte del nord, la voce di donna confessa all'uomo d'essere incinta di un altro, lui l'abbraccia e partono insieme nella notte luminosa. È notte anche sul grande prato di Malga Costa, dove sotto gli auspici di Arte Sella Giuliano Mauri ha costruito una Cattedrale vegetale di legni che vivono e crescendo fonderanno le colonne che già formano un tetto verde. Dapprima si sente il nuovo testo sulla prima versione, poi Paolini legge i versi di Dehmel e Brunello lascia il violoncello per dirigere l'Orchestra d'archi italiana nella seconda versione di Verklärte Nacht, per orchestra d'archi del 1917. Per chi sa come i concerti de I Suoni delle Dolomiti si tengano di pomeriggio, è chiaro che Brunello ha scelto la sera per entrare con la musica nella notte, ci sono solo le poche luci dei leggii, buio e natura circondano la musica del loro silenzio. Brunello da anni cerca di trovare nuovi modi che permettano di avvicinare la musica fuori da riti che molti ritengono lontani o non hanno mai accostato. In occasioni come questa ci riesce, nascono magie diverse che non annullano quella, intellettuale anche, della musica e anche permettono di ritrovarla nel proprio ambiente. Qui appunto sono la poesia, la passione civile e il contatto con la natura che fanno rivivere le passioni di chi transitò dal romanticismo al secolo del materialismo. [...]
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