DOMANDA ai pur sempre benemeriti Meridiani: come mai si danno due volumi ad autori che non meditano nemmeno uno e si nega il secondo volume (molti i testi assenti da questo grossissimo volume per mancanza di spazio) a uno scrittore come Meneghello che vale il doppio di parecchi degli inclusi? Siano tuttavia lodati i curatori (Giulio Lepschy, Domenico Starnone e Francesca Caputo), che ci consegnano saggi introduttivi e apparati su un narratore che corteggia la chiarezza per darne "lievito poetico". E siano lodate le edízioni Fandango per il dvd +libro dedicato a Meneghello da Carlo Mazzacurati e Marco Paolini, che conversa per mezz'ora col narratore veneto intomo alla sua non poco romanzesca vita dentro il fascismo e la Resistenza.
Questo libro che raccoglie una ricca scelta di Luigi Meneghello (Opere scelte, Mondadori, pp. 1810 20 euro)esibisce nei frammenti o nella durata narrativa una fascinosa e ammiccante bellezza, specialmente nei due testi che più degli altri fanno di Meneghello un narratore che non scompare quando hai finito di leggere: Libera nos a Malo (il sapore delle parole dell'infanzia contadina, dove tutti abbiamo bevuto latte e dialetto appena munti) e Cattivi maestri: dove abbiamo appreso com'era veramente la Resistenza, antieroica e persino allegra, fin quando non tocca morirci. Un romanzo che tiene il passo del migliore Fenoglio partigiano.
Meneghello è un magnifico maestro di italiano: da solo o ben accompagnato dal dialetto o dall'inglese, lingua empirica in cui le parole trovano o creano cose che mancano. Insegna forse che ai narratori conviene andare in montagna (bisogna cioè rischiare la vita, prima di scriverla) ? Ecco un autore che piccona le parole salendo faticosamente con la memoria e col vocabolario. Da non perdersi una scheggia, un suono, un'idea: che in Meneghello tende a nascondersi. Quando spunta, è bagliore dell'intelligenza. Ci sono altre 1300 pagine. Aprite a caso, non sarete mai delusi, anche se non tutto va nel verso giusto ( termini adatti a chi fa prosa come se facesse poesia). Fidatevi, Meneghello è sempre dalla parte del lettore. Un maestro della ricezione estrae parole e frasi e le lima con la mente e con l'orecchio finché non emettono luminosità e calore.
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