LA STAMPA – Parole e immagini

E’ un viso terso, uno specchio dove si riflette il Novecento. Fra l'Altipiano e le trincee, ovunque «sergente», ancora «nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli starnuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don».Mario Rigoni Stern tra parole e immagini lo si può incontrare nel film di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini (introduce il libro che accompagna il dvd Eraldo Affinati). Un'ulteriore testimonianza di serietà, di responsabilità, di civiltà. Nella casa che ha come sentinelle «sottili betulle dai capelli verdi» ricordare è un dovere, ogni ricordo un dono offerto a chi non sa, a chi vuol dimenticare, agli indifferenti. Una lezione ininterrotta, a prova di disillusione, stato d'animo così umano, umanissimo. «La disillusione non ti fa perdere la forza?» «Ma vedi, domani mattina vien su ancora il sole» «Non sei diventato nichilista?» «Malgrado tutto, no». C'e un tempo per la guerra e c'e un tempo per la pace, sa il biblico Mario Rigoni Stern».Guerra e pace si avvicendano (e si intrecciano) nella sua vita autentica, all' impiedi, che nulla ha concesso (concede) al beau geste, alla stracca lamentazione, alla faciloneria. E’ un cuore nordico, che con Scipio Slataper (il cugino < Carso>) non si illude: « Ogni suo filo d’erba ha spaccato la roccia per spuntare, ogni suo fior ha bevuto l’arsura per aprirsi». Tutto è ancora qui, tutto è ancora presente per Mario Rigoni Stern, che il primo novembre compirà ottantacinque anni. Gli alpini e il gallo forcello, il lepre e il catasto, l’erba secca, la scarica di mortai, il larice sopra un pascolo, il caporal maggiore che domanda l’ultima sigaretta, le campane che suonano l’ora di notte...Mai smarrendo la bussola : « Ci sono delle persone che quando si incontrano, prima si assaggiano, poi quando si sono assaggiati e un pò studiati vedono che possono camminare insieme, come noi adesso nella neve»