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E sempre più legato al cambiamento climatico, visto attraverso la lente dell'acqua, il teatro civile di Marco Paolini con la sua Fabbrica del mondo, "spin off" della casa di produzione Jole Film. Dopo i quattro spettacoli itineranti dello scorso autunno "Mar de Molada", che esploravano il legame tra acqua e territorio veneto (narrati in un documentario di Marco Segato), sono in corso adesso quattro Incontri del "Teatro delle Rive", ideati da Michela Signori, in preparazione del varo, a settembre, dell'ambizioso pro getto di un Atlante delle Rive.
Gli Incontri sono un mix di dialoghi con esperti sui temi legati all'acqua, formazione teatrale e momenti di spetta colo che vedono Paolini interagire con alcuni colleghi; il primo si è svolto il 24 e 25 maggio a Staranzano (Go) e ha visto la presentazione di "Bestiario Idrico", studio per un racconto di e con Marco Paolini, e il dibattito su "L'acqua e il tempo" con l'ingegnere ambientale Francesca Luppi, l'agrotecnico dell'ANBI Veneto e scrittore Filippo Moret to e l'artista Marta Cuscunà, che in chiusura ha presentato il suo spettacolo "Corvidae", a Gradisca d'Isonzo. Il secondo degli Incontri si è tenuto invece a Villa Draghi, a Montegrotto, il 13 e 14 scorsi, ed ha avuto le caratteristiche di una sorta di «raduno formativo aperto anche a cittadini, associazioni, operatori culturali e scuole - per gli artisti coinvolti nel progetto, incentrato soprattutto sui linguaggi e le forme che può assumere un "Teatro delle Rive". Il momento centrale è stato, sabato pomeriggio, il confronto tra Paolini e Giuseppina Cristofani (direttore Consiglio di Bacino Brenta), Nicola Dell'Acqua (Commissario Nazionale per la crisi idrica), Maurizio Destro (ultimo pescatore del Bacchiglione) e ancora Filippo Moretto, sul concetto di "Rivalità". «Il termine "Rivale"- spiega Paolini viene dal latino rivus, in dica colui o colei che attinge al medesimo corso d'acqua per scopi agricoli. Quando scarseggia si diventa rivali, abitanti di rive contrapposte, con opposti interessi. Capire l'articolazione degli interessi nella gestione delle acque, del le falde e dei fiumi prima, e dei tubi poi, è un passo necessario per superare le rivalità, individuare i punti di forza di una necessaria alleanza e restituire alle acque il valore principe di bene comune". Innumerevoli gli spunti emersi dal confronto a partire dal vivace ritratto tracciato dal pescatore di una professione scomparsa, ma che fino agli anni '60 traeva dal fiume le risorse per far vivere 700 famiglie.
Giuseppina Cristofani ha ragionato sul valore dell'acqua e Moretto ha spiegato come l'agricoltura utilizzi il 60% delle acque venete, restituendole però alla falda, avendo prodotto nel contempo 640 milioni di euro l'anno in servizi ecologici; Dell'Acqua ha infine evidenziato la necessità di attivare i «bilanci idrici> che consentano di sapere, in tempi di carenza crescente, su quanta acqua si può contare e pianificare chi la possa usare e in che quantità. Al dibattito sono seguiti nella serata di sabato "Il Canminante", racconto di un cammino lungo il fiume Piave, di e con Mirko Artuso, e lo spettacolo comico "Eduché, Differenzié, Riutilizé" di Carlo & Giorgio. La mattina di domenica si è tenuto infine un laboratorio di coralità curato e condotto da Diana Manea con la partecipazione di Fratelli Dalla Via, Farmacia Zooè, Marco Paolini, Slow machine e altri artisti e del Coro Popolare di Mar de Molada. Gli Incontri proseguiranno a Tonezza del Cimone (Vicenza), il 27 luglio, e a Spina di Marsciano (Perugia), il 5 e6 agosto, con programmi in via di definizione. Ma prima, già domani e venerdì, un'altra tappa del "cantiere" si svolgerà a Villa Angaran, a Bassano, coi dialoghi tra alcuni studiosi i quali Andrea Rinaldo, Telmo Pievani, Giulio Boccaletti, Marina Colaizzi, Giustino Mezzalira e altri, a confronto con una platea di tecnici dell'acqua, teatranti e giornalisti. Il tutto in visto della presentazione - il 28 settembre, Giornata Mondiale dei Fiumi - del progetto triennale "Atlante delle Rive", che ha l'obiettivo di diffondere la consapevolezza sul legame tra acque e paesaggi, ecologie e culture, utilizzando la grammatica universale del teatro.
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