C'era un articolo sull'Internazionale della settimana di Natale, era anche in copertina. È uscito 3 giorni prima dello Tsunami nell'Oceano Indiano.
Quell'evento continua a distanza di giorni a dare i titoli di copertina a tutti i telegiornali. L'onda del mare che viene a coprire, strappare, sbranare la terra degli uomini, colpisce e turba la nostra immaginazione. I numeri della tragedia ci coinvolgono perché sono apocalittici, ma anche perché la conta dei morti ci riguarda direttamente e mai forse il nostro continente, la vecchia sicura Europa, ha avuto tante vittime in tanti suoi Paesi nello stesso momento "in tempo di pace". Davanti a tutto questo ogni reazione di solidarietà immediata è utile, anche se una parte di ogni sforzo andrà perduta, sprecata, dispersa. Nel dubbio è meglio fare che non fare.
Ci sono interventi che competono agli Stati è ben vero, ma gli Stati siamo noi se riusciamo a farci popoli anche attraverso i gesti e non solo i pensieri. Questo non è un appello e quindi non scrivo nessun numero verde e nessun conto corrente, ci sono già e sapete dove cercarli. Ci sono i media a ricordarli continuamente e per un po' di tempo sarà difficile non essere presenti a quel che è successo. Ma arriverà una notizia a strappare i titoli di copertina al maremoto e da quel momento l'evento non sarà più attuale e comincerà a scivolare in momentanee amnesie collettive che col tempo diventeranno oblio, finché una nuova straordinaria forza scatenata non ci costringerà a usare lo Tsunami del 26 dicembre come termine di confronto, come paradigma per la nostra comprensione di altre cose difficili ora da immaginare.
Mi fa una rabbia gigantesca l'uso di termini bellici per definire gli sforzi dei soccorsi e degli interventi. E' miope e in malafede chi parla di guerra alla catastrofe, di campagna di soccorsi, di guerra alla fame, alla sete. Le guerre si fanno alle ingiustizie e allo sfruttamento, al sottosviluppo. Con la natura, la siccità, la desertificazione, l'impoverimento delle risorse e i disastri si tratta di far manutenzione, di riparare al danno e di imparare la lezione per prevenirne di peggiori. Ma tutto questo, considerato così, non è un affare per nessuno, mentre la ricostruzione di Paesi, le imprese, i grandi servizi appaltati, sono fette di un business planetario che non può ignorare opportunità come quelle offerte dalle catastrofi.
La storia del nostro paese è maestra di occasioni mancate, di ricostruzioni incomplete, di sprechi, ma ci sono eccezioni. Essere pessimisti è necessario, essere cinici un lusso superfluo.
Per questo mi è tornato in mente in questi giorni l'articolo pubblicato il 23 dicembre sull’ Internazionale: è stato scritto prima e vale dopo.
Quando i riflettori dei media si spengono e le cose ritornano "normali", ci sono manutenzioni e accorgimenti che aiutano a non peggiorare le cose, a far sì che non si usurino, e noi con loro. Per questo mi sembra di doverlo proporre al posto del racconto di stagione. E' una curiosa lista di cose che si possono fare più o meno sempre, servono a prevenire un disastro continuato.
Quando l'acqua arriva si vede ed è fotogenica, quando manca un po' alla volta ti abitui. Quello è il disastro continuato, abituarsi a sopportare che le cose peggiorino.
Buon Anno, con attenzione e affetto
Marco Paolini
50 PICCOLE COSE PER CAMBIARE IL MONDO
1. Rifiuta le buste di plastica ogni volta che puoi. Ogni cittadino britannico consuma fino a 134 buste di plastica all’anno, per un totale di otto miliardi di sacchetti che finiscono abbandonati in discariche sterminate.
2. Leggi una favola a un bambino. Ricordi quant'erano avvincenti le favole? Ora tocca a te comunicare quella sensazione.
3. Usa in casa almeno una lampadina elettrica a basso consumo. Se ce ne fossero almeno tre in ogni casa si risparmierebbe la stessa quantità di energia che serve illuminare tutto il paese.
4. Impara le tecniche di pronto soccorso. Una persona con un'ostruzione delle vie respiratorie può morire in quattro minuti e l'ambulanza può metterci il doppio ad arrivare. Potresti salvare una vita umana.
5. Sorridi e rispondi ai sorrisi. Per sorridere si usa la metà dei muscoli che servono per aggrottare la fronte, ma sorridere fa sentire te e gli altri due volte meglio.
6. Usa i trasporti pubblici. Un autobus a due piani trasporta lo stesso numero di persone che entrano in 40 automobili. E anche se non lo prendi circola lo stesso.
7. Pianta un albero di Natale: assorbe anidride carbonica e rilascia ossigeno. Ogni minuto che passa, in tutto il mondo vengono abbattuti tanti alberi quanto ne entrerebbero in 33 campi da calcio.
8. Fai il bagno con qualcuno che ami. Per riempire una vasca di misura media ci vogliono 65 litri d'acqua: sono 65 litri risparmiati.
9. Se il cartello dice 50 chilometri all'ora, vai a 50. Se investi qualcuno a 60 all'ora hai il doppio delle probabilità di ucciderlo che andando a 50 all'ora.
10. Abbassa di grado il termostato di casa. Ridurrai la bolletta del riscaldamento di 36 euro all'anno e farai miracoli per l'ambiente.
11. Mantieniti in forma fisica e ti sentirai meglio. L'obesità è un problema enorme: cerca di camminare di più, lascia perdere l'ascensore e fai le scale a piedi.
12. Spegni gli elettrodomestici. Se prima di andare a dormire ogni inglese spegnesse il televisore, si risparmierebbe abbastanza energia da illuminare 250mila partite di calcio.
13.Ricicla il tuo cellulare. In Gran Bretagna ogni anno vengono sostituiti 15 milioni di telefonini, quanto basta per aggiungere alle discariche 1.500 tonnellate di rifiuti.
14. Passa un po' di tempo con una persona anziana. Le persone di altre generazioni sanno cose che tu non sai.
15. Registrati on line come donatore di organi. In Italia www.daivaloreallavita.it/int_diventadonatore.html
16. Dai in beneficenza gli spiccioli. Se tutti gli abitanti della Gran Bretagna donassero un penny a settimana, ogni anno milioni di sterline sarebbero devoluti a buone cause.
17. Guarda meno la tv. Accendi il televisore soltanto quando sai quale programma vuoi guardare.
18. Impara dalle espressioni amichevoli in una lingua straniera. Gli alunni delle scuole britanniche parlano più di 300 lingue.
19.Impara almeno una barzelletta divertente. Ridere tonifica i muscoli addominali, abbassa la pressione sanguigna e fa bene alla salute.
20. Informati su come sono investiti i tuoi soldi. Il tuo fondo pensione potrebbe finanziare l'industria delle armi.
21. Spegni la luce quando non serve. Lasciare un ufficio illuminato tutta la notte significa sprecare l'energia necessaria per preparare mille tazze di tè.
22. Fai testamento. Se non fai testamento, il governo potrebbe tassare più del necessario ciò che lascerai ai tuoi cari.
23. Mangia più spesso in compagnia. Secondo alcuni studi, i bambini che mangiano a tavola con i genitori sono meno ansiosi e stressati.
24. Mastica meno gomma americana. In Inghilterra si spendono l'equivalente di 216 milioni di euro all'anno per ripulire le strade dal chewing gum.
25. Usa una tazza e non un bicchiere di plastica. Ogni anno si usano più di sei miliardi di bicchieri e contenitori di plastica, polistirolo e carta, e ben pochi sono riciclati.
26. Dona il sangue. Ogni anno, solo in Gran Bretagna, si usano quasi 1.25 milioni di litri di sangue, ma i donatori sono appena il 6 per cento della popolazione.
27. Paga un po' di più quando fai acquisti nei mercatini di beneficenza.
28. Cogli l'attimo. Cerca di essere d'ispirazione a chi ti circonda dando il buon esempio e incoraggiando gli altri.
29. Ricicla il tuo computer. Quando ne compri uno più potente, cerca qualcuno che ti aiuti a trovare un nuovo uso per il tuo vecchio computer (in Italia tra shware.linux.it)
30. Prepara un dolce per un amico. Un regalo che ha richiesto un po' del tuo tempo avrà più valore.
31. Chiudi il rubinetto mentre ti lavi i denti. Lasciandolo aperto si sprecano migliaia di litri d'acqua ogni anno.
32. Fai qualcosa che credevi di non saper fare. Finchè non ci provi, non puoi sapere se davvero non ne sei capace.
33. Ricicla i tuoi libri. Prestali a un amico o regalali. un libro usato vale quanto uno nuovo, e avrai risparmiato un po' di carta.
34. Compra i prodotti del commercio equo solidale. Sono più convenienti e garantiscono condizioni di lavoro dignitose e condizioni commerciali eque agli agricoltori e ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo.
35. Scrivi alle persone che ammiri. Elogiare qualcuno perché ha fatto qualcosa di bello lo incoraggerà a farlo di nuovo.
36. Dedica un po’ di tempo ad ascoltare gli altri. Non devi risolvere i problemi del prossimo, basta che gli dai la possibilità di esporli.
37. Cedi la precedenza almeno una volta quando ti sposti in automobile. Combatti l’aggressività al volante lasciandoti superare dagli altri automobilisti.
38. Non riempire il bollitore elettrico. Se usi solo l’acqua necessaria risparmierai acqua e corrente elettrica.
39. Fai la spesa nei negozi di quartiere. Hanno bisogno dei loro clienti per sopravvivere.
40. Iscriviti a un’associazione. Entra a far parte di un gruppo o di un club.
41. Abbraccia qualcuno. Chi ti vuol bene desidera essere toccato e abbracciato: comunica questo affetto al maggior numero possibile di persone.
42. Ricicla i tuoi occhiali. Ogni anno nel mondo 200 milioni di persone hanno bisogno di un paio di occhiali ma non possono permetterseli.
43. Pianta un seme o prenditi cura di una pianta insieme a un bambino. Darà a entrambi il senso di aver realizzato qualcosa e distrarrà il bambino dalla televisione o dalla playstation.
44. Segnala al tuo comune i rifiuti abbandonati. E’ tenuto a portarli via.
45. Dai il tuo numero di telefono a cinque persone che abitano nella tua strada. Stabilire rapporti amichevoli con i vicini aiuta a creare un clima migliore.
46. Usa entrambi i lati di un foglio di carta. Per produrre tutta la carta consumata negli uffici britannici, ogni anno sono abbattuti più di 350 milioni di alberi.
47. Passa a un amico la copia di questo giornale. Così anche altri potranno seguire questi consigli.
48. Invia all’autrice del libro un’idea per altre azioni da fare. Falle sapere che cosa vorresti che facessero un milione di persone: lei saprà far circolare le tue proposte.
49. Impara cose nuove, fai cose nuove. Diffondi le idee che secondo te lo meritano, mettendole in atto ma anche parlandone con altre persone.
50. Fai qualcosa gratuitamente. Aiutare nel tempo libero singole persone oppure organizzazioni di volontariato del tuo quartiere può essere fonte di grandi soddisfazioni.
Info su: www.wearewhatwedo.org
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